Non so quanti di voi abbiano cominciato la saga di Nashira: io ho rischiato di odiarla, perché la Troisi mi aveva "rubato" il nome che volevo dare a un mio personaggio, ma invece l'ho trovata molto interessante
Dal punto di vista dell'azione e dell'epicità non me la sento di paragonarla al Mondo Emerso, pur dovendo ammettere che certi pezzi mi hanno davvero fatta entrare nel vivo delle battaglie e dei personaggi, ma trovo che in questa nuova avventura letteraria l'autrice sia riuscita a esprimersi meglio su alcuni temi: anche se ne Il Sogno di Talitha ho riscontrato molte tematiche che riprendevano e approfondivano quelle de I Dannati di Malva, in questo secondo episodio compare anche un critica alla chiesa e alla religione in generale che, forse per le mie convinzioni, trovo che si possanno applicare tanto a Nashira quanto alla Terra. Ma non volendo andare contro le regole del forum, vorrei aggiungere alla lista dei temi che mi hanno colpita la futilità della guerra, il capovologimento fra vincitori e vinti, schiavi e padroni, e anche la labilità degli ideali a seguito di una vittoria insperata, aspetto che secondo me è molto attuale; da ultimo, cfr la figura di Megassa, il rapporto fra uomo e potere, con un fine spregevole che giusitifica mezzi ancora più spregevoli.
La domanda con cui vorrei inizare la discussione è questa: dopo ciò che avete letto, credete si possa ancora dire che il fantasy è un genere, appunto, di fantasia, e che non possa esprimere assolutamente alcun link, né riflessioni, con e sul mondo reale?
Spremete le meningi, ma non scannatevi troppo!
[Modificato da Ink Maiden 27/12/2012 16:07]
Scrittori e lettori Fantasy, radunatevi!