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Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2013 12:29
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23/12/2013 14:07

Ereborn: Casa
ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER!

Premetto avvisandovi che non ho letto il libro de Lo Hobbit e quindi la mia recensione non conterrà alcun confronto libro/film, ma sarà puramente cinematografica.

La Desolazione di Smaug, secondo capitolo della trilogia firmata Peter Jackson, è un film dal sapore agrodolce: l'epicità e l'immedesimazione sono garantite grazie alla magnifiche ambientazioni, all'interpretazione di alcuni attori e ai risvolti della trama, ma nonostante ciò ho provato fastidio e addirittura imbarazzo per alcune scene che si potevano evitare -e che hanno inevitabilmente ridotto la qualità del film-.

Cominciamo dalle cose positive.
In primis l'interpretazione di Martin Freeman, alias Bilbo Baggins, il cui cambiamento del personaggio è recitato ineccepibilmente, l'hobbit goffo e ingenuo che viene trasformato dal potere dell'anello in suo succube; le scene con Smaug poi sono fantastiche (a parte alcune cose che vedremo dopo).
I personaggi che mi sono piaciuti di più, anche a livello di recitazione, sono 
Thranduil, re del Reame Boscoso, nonchè padre di Legolas, che finalmente ci dimostra che non tutti gli elfi sono saggi, buoni, indifferenti ai beni materiali e luoghi comuni vari,
Bard, il coraggioso barcaiolo di Pontelagolungo, probabilmente l'unico personaggio introdotto in questo capitolo che riesce a non pensare solo ai propri interessi,
e Thorin Scudodiquecia, che come Bilbo, subisce un cambiamento alla vista dell'immenso tesoro dei suoi avi, divenendo disposto a sacrificare qualsiasi cosa (anche la vita dello "scassinatore") pur di mettere le mani sull'agognata Arkengemma.
Gli elfi silvani li ho adorati e non ho trovato inappropriato l'inserimento di un Legolas più giovane e arrogante, che ha movimentato la storia -lo scambio di battute fra lui e Gloin è fantastico-.

Smaug è stato realizzato molto bene, sia caratterialmente che esteticamente (a parte il muso che mi ricordava troppo quello di un serpente) e il doppiaggio italiano, a cura di Luca Ward, non è affatto male.
Orgoglioso all'inverosimile e avidissimo, è partito molto bene e mi è spiaciuto notare molte occasioni in cui avrebbe potuto incenerire i suoi nemici ma non l'ha fatto. Quando si dice perdere tempo a parlare al posto che uccidere subito il protagonista, un clichè molto usato.

Le ambientazioni però sono il punto cardinale del film.
Da brividi! A partire dal cupo e bellissimo Bosco Atro, il Reame Boscoso (che però non ha rappresentato una gran novità, ricordando Lothlórien ne La Compagnia dell'Anello), l'oscura e affascinante Dol Guldur e Pontelagolungo, ancora devastato dall'arrivo di Smaug ere prima.
Il 3D, che personalmente detesto, ha reso tutto più magico e visionario e posso dire che vale la pena spendere quei 4 o 5 euro in più.

Le riprese sempre molto Jacksoniane, sfruttate al meglio per farci godere delle meraviglie della Nuova Zelanda e del digitale, ma a volte esagerate. Come l'uso di telecamere acquatiche da 10 megapixel (stile documentario di Bear Grills) per alcune cortissime riprese -pessime- durante la scena dei barili, e la totale digitalizzazione degli orchi, che erano più credibili fatti parzialmente al digitale+attori travestiti.
Il digitale viene sfruttato troppe volte e molte scene sembrano uscite da un videogioco.

Il film l'ho visto insieme alla cara Ink Maiden che, avendo letto il libro, mi ha fatto notare che la faccenda del negromante e di Dol Guldur se la sono inventata parzialmente e hanno preso qualcosina dal suo adorato Silmarillion. Trovo che, fra le libertà artistiche che Jackson si è preso, questa sia fra le più riuscite, capace di legare alcune cose della trama e aggiungere suspense alla vicenda.
Lo scontro fra Gandalf e Sauron non è male e la scena sarebbe stata ottima se non fosse stato per quell'effetto occhio/figura Sauron ripetuto almeno 5 volte che sembrava il video di Seven Nation Army.
http://www.youtube.com/watch?v=0J2QdDbelmY )
Mi è spiaciuto che abbiano messo da parte Azog, l'orco pallido, ma è stato fatto per esigenze di trama e sicuramente lo troveremo a combattere contro il suo acerrimo nemico Thorin nella Battaglia dei Cinque Eserciti.

Ma a proposito di libertà artistiche...Tauriel.
La bellissima elfa silvana interpretata da Evangeline Lilly inserita nella sceneggiatura (a mero scopo commerciale aggiungerei) è un personaggio mooolto discusso e credo che tutti ne capiscano il motivo.
Si poteva aggiungere una figura femminile tosta -Lo Hobbit è stato pubblicato nel 1937, tempi in cui la parola femminismo (che significa parità dei sessi e non i significati astrusi che gli danno gli ignoranti) non esisteva nel vocabolario-, ma dovrebbe essere una figura UTILE, come lo era stata la magnifica Eowyn, che comunque era presente nel libro di Tolkien. 
La sua storia con Kili non sarebbe neanche malvagia -la scena in cui sono insieme mentre lui è imprigionato e parlano delle usanze dei loro popoli era anche abbastanza carina- se non fosse l'unico motivo per cui è presente un utero fra i personaggi principali.
E Legolas. Mio dio. Non credevo avrei mai assistito a uno pseudo triangolo tra due elfi e un nano -.-''
La recitazione di Lilly in questo film poi non è delle migliori, troppe espressioni comiche per un rigido elfo silvano e il doppiaggio non l'ha neanche risparmiata.

"Vuoi vedere cos'ho nei pantaloni? Potrei essere armato."
"Oppure potresti non avere niente."

mi è sembrato il classico scambio di battute fra Kate e Sawyer: 
MA QUESTO NON è LOST!

oppure: 
"Cosa stai facendo?"
"Lo sto salvando!"
Vabè, qua evito proprio i commenti. 

Il doppiaggio dell'elfico.
Ma che cosa immonda era? Se nel Signore degli Anelli era una lingua che scivolava gradevole e delicata dalle bocche di Arwen, Aragorn e Legolas, qua sembra quasi la stessa lingua che parlano gli orchi.
Quando Tauriel poi "salva" (si, certo, perchè è lei ha rischiato il collo andando a recuperare l'erba del re e non quel povero nano, vero?) Kili ero così imbarazzata che mi volevo nascondere sotto la poltrona del cinema.

I combattimenti spesso hanno resentato il ridicolo e sfidato leggi della fisica -vedi Legolas che scocca frecce con i piedi sulle teste dei nani che attraversano la corrente (e in un momento su una sola testa!), Legolas che con UNA freccia trafigge due teste, Thranduil che decapita non-so-bene-come un orco che aveva già la lama di Legolas puntata sul collo, Legolas che sta per essere colpito da una freccia di un orco e Tauriel lo impedisce scoccando un'altra freccia, deviando il percorso di quella dell'orco (Ink mi fa: "ma cos'ha attorno, una barriera protettiva?") -

I deus ex machina (per chi non lo sapesse si dice quando i protagonisti sono in una situazione irrecuperabile e arriva qualcuno molto forzatamente a salvarli) sono molteplici, se nel primo film della trilogia era Gandalf a salvare sempre i culi, qua sono Legolas e Tauriel. Il peggiore dem però è stato l'intervento a Pontelagolungo, con tutti quegli orchi che sbucano dai tetti -ma nessuno di Pontelagolungo li ha notati? Bah- e vengono uccisi da due nani disarmati, di cui uno morente, e due elfi.
Una nota positiva del combattimento a Pontelagolungo è quando Legolas combatte contro Bolg e gli esce "sangue" dal naso: era molto diluito, quasi una linfa, perchè gli elfi non perdono sangue vero e proprio. Un punto in più per l'accuratezza.

Il finale. Cavolo, il finale. Ink mi ha raccomandato di non usare parolacce, ma ne avrei molte per questo finale da denuncia -.-''
Tralasciamo la fuga dalla montagna senza senso di Smaug -giustamente aveva l'occasione di uccidere i nani e quindi ha approfittato del momento per andare via-.
Capisco che c'è bisogno di tenere la suspanse fino all'ultimo film, ma aspettare almeno che Smaug arrivi a Pontelagolungo e che succeda ciò che deve succedere? -chi ha letto il libro già sa e chi non l'ha letto immagina, perchè è molto prevedibile-.

Tirando le conclusioni poteva uscire un ottimo film, secondo me anche con tutte le aggiunte della sceneggiatura, ma si doveva badare di più ad alcuni dettagli e ai personaggi e meno alle scelte commerciali e all'azione da digitale.
Sicuramente il meno riuscito di tutti i film che Jackson ha dedicato alle opere di JRR Tolkien.

E ora la parola a voi: l'avete visto al cinema?
Quale impressione vi ha lasciato? 

[Modificato da Cassiopea_3 23/12/2013 14:44]
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23/12/2013 15:50

Prima di iniziare vorrei fare una piccola premessa:
avevo promesso ai miei amici che sarei andato a vedere Lo Hobbit 2 senza lo sguardo critico del lettore, l'ho fatto.
Posso dire che il film mi è piaciuto, non a livelli pazzeschi, ma mi è piaciuto.
Ci sono però alcune cose che mi hanno fatto storcere al quanto il naso e con mio gran sorpresa sono già state elencate da Cassiopea.

Meravigliosi i paesaggi, Pontelagolungo sembrava essere uscita da Overlord, ho amato Smaug e la sua interpretazione, però ( c'è sempre un però) alcune cose se le potevano risparmiare.
L'abuso della computer grafica è stato eccessivo, tanto che alla fine si vede Legolas su un fintissimo cavallo computerizzato. Secondo me, ed evidenzio il secondo me, lo scontro tra Gandalf e Sauron poteva rendere di più se i bordi della sfera di luce di Gandalf non fossero stati così nitidi.
Per non parlare di Thorin che scivola sull'oro fuso, ci siamo dimenticati che il ferro è un conduttore di calore?

Non posso dilungarmi più di tanto perchè la recensione di Cassiopea rispecchia al 90% la mia opinione sul film.
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23/12/2013 23:28

Oh sono commossa da quante volte mi hai citata [SM=g8004]
Dunque, io ero letteralemente ESALTATA allo scontro fra Gandalf e Sauron (è il mio personaggio preferito, lo adoro!) e non mi ha fatto tanto schifo lo scontro, ma in effetti quello sbriluccichio a ripetizione era un po' orrendo XD
In secondo luogo, ho odiato a morte la voce di Smaug, bella e malvagia quanto quella di Voldemort nell'ultimo HP, e ho detestato ancora di più l'inutilissima figura di Tauriel. Dannazione, perché le donne le inseriscono solo per ficcarle in mezzo a un triangolo amoroso, scordando completamente che nani ed elfi si sputerebbero volentieri in faccia (se non reputassero uno sputo troppo nobile per l'odiato avversario), e un nano più alto della norma non cambia la sostanza delle cose?? Inoltre concordo con Cassiopea: l'attrice ha recitato malissimo, con troppe espressioni inadatte a un'elfa.

Il 3D comunque era spettacolare e pure le ambientazioni... la rocca dove si svolge lo scontro con Sauron era la più spettacolare di tutte [SM=g9583] [SM=g9583] [SM=g9583]
Nel complesso, però, il mio giudizio è pesantemente negativo: Jackson, cambia pusher, grazie.
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26/12/2013 23:16

Premessa: non ho ancora letto il libro, ma lo farò presto. Parlo quindi da "profana". Il film in sè, estrapolato da ogni contesto, è a dir poco spettacolare, come ogni altro film di Peter Jackson: le ambientazioni, i costumi, le aggiunte digitali e quant'altro. Personalmente, Smaug mi è piaciuto tantissimo sia a livello visivo che uditivo (trovo che il doppiaggio sia azzeccato e poi vabbè io adoro Luca Ward come doppiatore [SM=g9583] ). Purtroppo però so che ci sono cose che non hanno nulla a che fare con la storia originale, ma fermiamoci un attimo a riflettere: quando mai i film rimangono fedeli ai libri da cui sono tratti? Pensiamo ad alcuni degli HP, ad esempio!
dunque il mio è un giudizio nel complesso positivo :)
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Sesso: Femminile
27/12/2013 12:28

Ramona, non sei la sola che parla da profana   
Le aggiunte (Dol Gundur, Sauron, Azog, Legolas eccetera) mi sono piaciute, trovo che abbiano dato un pò di spessore e movimento alla storia che, parliamoci chiaro, sarebbe stata trasportabile in due ore di film per bambini.
Anche se non posso dire che tutte le aggiunte mi siano andate a genio, soprattutto quelle un pò furbette (coff Tauriel coff)...
quindi è giusto che i libri siano una cosa e i film un'altra, l'importante però sarebbe mantenere lo spirito dell'opera :)

Fyron, non ci avevo fatto proprio caso a Thorin che scivola sull'oro fuso tramite la carretta di ferro! Hahaha
No, dai, ma quando scrivono la sceneggiattura non c'è qualcuno che pensa a queste cose? o.O
[Modificato da Cassiopea_3 27/12/2013 12:29]
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