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La settima arte

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2013 12:14
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30/01/2013 23:11

...ovvero lo scopo di questa sezione

Show don’t tell, mostra, non raccontare.


Per chi non la conoscesse, la SDT è una tra le regole più importanti della narrativa e consiste, appunto, nel mostrare ciò che l’autore ci vuole proporre, rievocando immagini e stimolando i sensi durante la lettura di un romanzo. Come si mostra? Semplice, prediligendo sempre il concreto all’astratto.


 Esempio: Matilde era bella.


Bella è un aggettivo generico, astratto. 
Bella è soggettivo e, cosa più importante di tutte, non lascia in testa niente di concreto, niente di quello che magari mi vorrebbe trasmettere l’autore.

Matilde aveva lunghi capelli neri e, dietro lunghe ciglia, occhi color cielo.
Il naso era leggermente aquilino, ma non stonava con il viso paffuto coperto di efelidi.
La sua pelle era abbronzata, il fisico magro, i polpacci e la pancia muscolosi.

Si, fa pietà, ma almeno rende l’idea. In questo modo ho descritto a grandi linee l’aspetto di Matilde, lasciando al lettore la fatidica decisione se considerare Matilde una gnokka o meno.

Perché vi sto dicendo questo? 

Mostrare è FONDAMENTALE se si vuole ottenere la partecipazione emotivai di chi ti segue e cosa c'è di più mostrato di un film?
Leggere un buon libro dovrebbe essere come guardare un film e grazie alle immagini, immedesimarsi nei personaggi e sentirsi partecipi di una storia.
Per questo, secondo me, letteratura & cinematografia stanno benissimo insieme a braccetto.
In questa sezione ogni utente è liberissimo di creare discussioni su qualunque perla del cinema o schifezza immonda ha visto o ha intenzione di vedere.
Ovviamente impostando la cosa come si vuole, come un confronto, un consiglio, un sondaggio o una spietata recensione.

Detto questo, lascio la parola a voi, credete anche voi che leggere un buon libro sia come guardare un buon film?
[SM=g27988]


[Modificato da Cassiopea_3 20/12/2013 12:14]
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Post: 254
Sesso: Femminile
01/02/2013 19:50

Hai impostato bene il discorso cara Cassiopea, te lo concedo, ma non mi convinci con questo elogio al cinema [SM=g27988]
Secondo me guardare un film non è poi così paragonabile a leggere un libro: in un romanzo ci si può immaginare quello che si vuole, in una pellicola no.
Insomma, un mostro mitologico, un drago, uno stregone ve li potete vedere come più vi piace, così come leggendo un horror immaginate ciò che più vi fa paura.
Maggiore, invece, è il coinvolgimento emotivo: quando ho visto shining, credevo di morire con quella dannata musichetta di sottofondo... ecco, avessi letto il libro probabilmente l'avrei interrotto ogni volta che credevo di avere un attacco di cuore dall'ansia.



Scrittori e lettori Fantasy, radunatevi!
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Post: 32
Città: TORINO
Età: 29
Sesso: Femminile
29/03/2013 22:49

vaaaaaa, odio shining xD

Hai centrato subito il punto della discussione: lasciare un minimo di immaginazione o lasciare tonnellate di immaginazione?
Per me la buona letteratura può lasciare solo il minimo sindacale di immaginazione, deve sempre fornire al lettore dettagli concreti. Con i quali poi quest'ultimo arriva ai giudizi, all'eventuale profilo del personaggio, genere di emozione, situazione. L'astrattismo è da lasciare ai poeti e ai teologi.
Per esempio, se la Rowling avesse descritto il drago del quarto libro di Harry Potter (Torneo Tremaghi, remember?) un drago cattivo e selvaggio, non so se tutti ci saremmo potuti immaginare il terribile ungaro spinato che ci viene mostrato nel film (e in questo caso anche nel libro).
Un esercizio che sto provando a fare è quello di scrivere come se stessi girando un film: nel film nessuno interromperebbe le scene con un cartello con su scritto "Carlo è arrabbiato", oppure "stava per diventare una situazione tragica" = e questo genere di oltraggio alla cinematografia si può paragonare agli interventi striduli del narratore onniscente in cui incappano molti autori nostrani.

[Modificato da Cassiopea_3 29/03/2013 22:49]
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