Si tratta del primo volume di una trilogia che raccoglie, appunto, vari racconti.
Leggendolo, scopriamo le idee originarie di Tolkien per la mitologia che esporrà più tardi nel Silmarillion.
Ciò che colpisce di più è l'enorme mole di lavoro dietro a quest'ultimo libro, da molti considerato un mappazzone insostenibile (io, invece, l'ho adorato): oramai siamo abituati a vedere libri che spuntano fuori come funghi, e invece i Racconti Ritrovati fanno riscoprire la lunghissima meditazione (durata anche quarant'anni) che vi è a monte di un vero capolavoro.
A volte, leggere le prime versioni dei miti più importanti e capire quanti cambiamenti siano stati effettutati, sia a livello linguistico che inventivo, può inquietare un po' (non siamo abituati a pensare di avere un obiettivo, un'idea fissa da rielaborare continuamente per il resto dei nostri giorni) ma penso che, se queste raccolte diventassero un po' più conosciute al grande pubblico, potrebbe davvero far rivalutare lo spirito originario del fantasy.
Scrittori e lettori Fantasy, radunatevi!